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WORLD WATER DAY, GLI ATLETI E L’ACQUA

Elena Bertocchi, campionessa europea del trampolino, e Oscar Bertone, direttore tecnico della nazionale di tuffi, sono intervenuti all’evento “AQUAE! WORLD WATER DAY 2022”, organizzato In occasione della giornata mondiale dell’acqua dall’Università di Roma “Foro Italico”, col patrocinio della Federazione Italiana Nuoto, per costruire un domani più sostenibile. Presente anche una delegazione della SIS Roma, vincitrice della Coppa Italia UnipolSai, composta da Domitilla Picozzi, Chiara Tabani e Giuditta Galardi accompagnate dall’allenatore Marco Capanna. Centrali le testimonianze dei rappresentanti della Federnuoto.

ELENA BERTOCCHI. “Mi ha fatto molto piacere sapere che la mascotte di Roma 2022 sarà un cane, peraltro di salvataggio. Io li adoro. Se l’avessi saputo prima avrei proposto la mia Chloè! Questo è un periodo di preparazione in vista degli europei di Roma. Lo scorso weekend abbiamo gareggiato a Trieste, ho vinto la medaglia d’oro sia nel trampolino da 1m che da 3m. Tra qualche giorno andremo a Torino per i Campionati Assoluti Invernali e poi il direttore tecnico Oscar Bertone selezionerà gli atleti che formeranno la nazionale per la competizione continentale. Il mio rapporto con l’acqua è iniziato a tre anni, quando i miei genitori mi hanno iscritto al corso di nuoto. Non mi piaceva nuotare, per me la parte più divertente era tuffarmi. Per questo un giorno l’allenatore disse a mio padre che sarei diventata una campionessa di tuffi. Da quel momento ho cominciato a tuffarmi e non mi sono mai fermata. Quando si inizia ci sono vari ostacoli: il salto e tutto ciò che è collegato al vuoto. Dopo tanti allenamenti tutto passa. In una competizione tutte le emozioni sono prima della gara; la tensione è tanta, ma quando mi tuffo tutto svanisce”.

OSCAR BERTONE. Un giovane atleta si riconosce dalla voglia e dalla vita che dimostra già dai primi tuffi dentro l’acqua. Un bambino capisce se preferisce tuffarsi invece che nuotare. Tuffarsi è uno sport particolare, ci tuffiamo dentro l’acqua ma l’evoluzione è tutta al di fuori dell’acqua, legata alla ginnastica. Quando un bambino viene iscritto a un corso di tuffi entra in contatto con l’acqua due o tre volte durante gli ultimi 20/30 minuti dell’allenamento, tutto il resto è preparazione atletica ed esercizi propedeutici. Una caratteristica di Elena? È la tigna, altrimenti non si arriva a determinati risultati: è riuscita ad arrivare terza ai Mondiali di Budapest del 2017. La preparazione in vista degli europei di Roma 2022 si sta svolgendo tra alti e bassi; tra pandemia e guerra purtroppo gli atleti non sono concentratissimi. I ragazzi si stanno allenando tanto ma è un periodo in cui non si gareggia molto, soprattutto a livello internazionale mancano le competizioni, non ci si può confrontare. Roma sarà un palcoscenico importantissimo visto che giocheremo in casa e mi auguro che la squadra sarà pronta soprattutto emotivamente per affrontare un pubblico veramente caloroso. Nel mondo c’è molta attesa per i tuffi dalle grandi altezze, noi ci stiamo preparando con Alessandro De Rose ed Elisa Cosetti, stiamo lavorando per cercare di avere anche un altro ragazzo e un’altra atleta in gara.

LE PAROLE DELLE CAMPIONESSE DELLA SIS ROMA. “È stata una bellissima emozione vincere la Coppa Italia – ha affermato Domitilla Picozzi – siamo un gruppo molto amalgamato e questa vittoria ci ha dato fiducia e consapevolezza per il resto del campionato, anche in vista della lotta per lo scudetto. Ho iniziato a giocare a pallanuoto a 12 anni, mi ero stufata di nuotare e mio padre mi consigliò di andare a giocare con una squadra maschile che si allenava vicino casa; così è nata una grande passione. Da brave sportive ci lamentiamo, ad esempio, per l’acqua troppo fredda, ma quando non c’è la sensazione di sentire l’acqua, questa mi manca. Penso al periodo del lockdown, lontana dalla piscina, rientrare in acqua è stato come rivivere un’emozione primordiale: indescrivibile”. “È stato inaspettato condividere questo momento di gioia con le sicronette ucraine – ha aggiunto Chiara Tabani – loro stanno vivendo un periodo difficile, darci il cinque e vederle a bordo vasca nel supportare le atlete di entrambe le squadre, ha creato un clima di unione. È difficile descrivere le emozioni quando si indossa la calottina azzurra, solo chi ha la fortuna di indossarla può capire. Auguri di riuscirci a tutti gli atleti che hanno iniziato questo sport”. “Oggi è una giornata molto importante – sottolinea Giuditta Galardi – io sono molto attenta all’ambiente. Secondo me è importante che ciascuno di noi faccia un gesto concreto, nelle piccole azioni quotidiane: attenzione a non sprecare l’acqua nel lavarsi i denti, nel pulire i piatti. L’acqua è il nostro elemento, durante il periodo del lockdown – conclude Galardi – lontano dall’acqua abbiamo continuato con allenamenti a secco. Ci mandavamo sfide per tenerci in forma e tenere alto il morale, nonostante mancasse il nostro elemento fondamentale: l’acqua.

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