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Il nuotatore-ferroviere Nisato, una vita tra i binari e le corsie

Se non sfreccia tra i binari, viaggia tra le corsie. Nicola Nisato è un ferroviere ed è anche un nuotatore. “Andare bracciata dopo bracciata avanti e indietro tra le corsie è come percorrere i binari di tutta Italia. Il mio lavoro e il mio sport si somigliano: per entrambi ci vuole tanta dedizione, sono due attività che richiedono molto tempo”.    

Nicola si divide tra il lavoro e lo sport, e conciliandoli ha trovato la sua dimensione. “Sono due situazioni completamente opposte. Stare a contatto con le persone è una valvola di sfogo per il tempo, quasi due ore al giorno, che passo da solo durante gli allenamenti. Ringrazio la mia società e i miei colleghi ferrovieri che mi danno una grandissima mano perché mi permettono di avere la mattina o la sera libere per allenarmi”. 

Il capotreno mestrino ha trascorso una vita in piscina. “È una passione che ho da quando sono piccolo. A tre anni i miei genitori mi hanno portato a nuotare e da quel momento non ho mai smesso. Finita la carriera da agonista sono stati i miei amici a incoraggiarmi ad entrare nei master”.  

Nisato gareggia nella categoria 40-44 e rappresenta il Dopolavoro Ferroviario di Livorno. “Livorno è una delle pochissime realtà del dopolavoro ferroviario che ha una squadra di nuoto a livello master e quest’anno siamo diventati la squadra campione d’Italia”.  

Il nuotatore 44enne è il detentore nella categoria M40 del record del mondo nei 1500m e 800m stile libero e del record europeo dei 400m stile libero, tutti registrati a Gwangju nel 2019. “I master danno l’opportunità di visitare nuove città, conoscere culture differenti e ritrovare gli amici con cui un tempo nuotavo insieme”.  

Foto G. Scala / Deepbluemedia L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

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