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Da Tom Daley a Oleksii Sereda. Le grandi promesse della piattaforma passano da Roma

I mondiali di Roma 2009 avevano incoronato il quindicenne britannico Tom Daley campione iridato dalla piattaforma da 10 metri. Il suo degno erede è l’ucraino Oleksii Sereda, che a Roma 2022 è salito già due volte sul secondo gradino del podio dalla piattaforma 10m, con il connazionale quindicenne Kirill Boliukh nel sincro maschile e con Sofiia Ljskun nel sincro misto, dopo l’oro agli Europei di Budapest 2021 nella stessa specialità. Nonostante la giovane età, il tuffatore sedicenne ha già tante esperienze alle spalle e una carriera già ricca di podi internazionali.

A 13 anni Sereda ha partecipato all’europeo di specialità di tuffi di Kiev 2019, nella sua città natale, dove è diventato campione europeo dalla piattaforma di 10m e ha messo al collo anche l’argento nel sincro dalla stessa altezza, insieme al compagno Oleh Serbin. Qualche mese prima aveva partecipato ai mondiali di Gwangju, classificandosi quarto alle spalle dei cinesi Jian Yang e Hao Yang, e del russo Aleksandr Bondar. Guadagnandosi così la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo, dove è arrivato sesto, è stato superato dagli assi cinesi, dal britannico Tom Daley e dai russi.
“È difficile esprimere quali fossero i miei sentimenti in quel momento. Ero felice di aver partecipato ai Giochi, ma allo stesso tempo ero deluso per non aver preso l’oro. Questo è il mio sogno per il futuro: diventare un campione olimpico”.

Il tuffatore ucraino domenica prossima punterà al metallo più prezioso nella piattaforma individuale da 10m.

Foto Giorgio Perottino / Deepbluemedia / Insidefoto L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

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