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Grandi altezze, a Roma c’è Gary Hunt, l’uomo che suona il piano, balla il tip tap e sogna “di infrangere ogni limite”

Dice di “sognare di infrangere ogni limite”. Ma dice anche che cose semplici, come la musica, il pianoforte e le lingue sono la sua vera passione. Sono iniziate le gare dei tuffi dalle grandi altezze agli Europei di Roma e a lanciarsi, con lo stadio Olimpico sullo sfondo, c’è anche Gary Hunt, uno dei grandi favoriti. Ieri, dopo la prima serie, il francese occupava il secondo posto tra i romeni Catalin-Petru Pedra e Constantin Popovici, rispettivamente primo e terzo, posizione condivisa con gli italiani Andrea Barnaba e Alessandro De Rose. Trentotto anni compiuti a giugno, nato a Londra ma naturalizzato francese, ha accumulato una serie impressionante di vittorie nella Red Bull Cliff Diving World Series: 8 titoli mondiali, 39 vittorie e 66 podi su 79 gare totali. Ha iniziato a tuffarsi dai 3 e dai 10 metri, poi ha deciso di cambiare strada per tentare “di infrangere limiti come nessuno ha mai fatto prima”. Il suo idolo è una leggenda, Orlando Duque, il colombiano entrato nel Guinness dei primati per i suoi tuffi da 34 metri:  un uomo senza paure Gary Hunt, che ama ballare il tip tap e che, soprattutto, ha ammesso di soffrire di vertigini. Ma solo quando sotto non c’è l’acqua. Lì la paura non è ammessa.

Foto L. Salveminini/ Deepbluemedia / Insidefoto L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

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