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La baby stella del nuoto italiano Galossi: “Io, la piscina, le scarpe e la pesca”

Firmare, ad appena sedici anni, un record del mondo juniores equivale a dire due cose: che per il futuro ti aspettano grandi cose – e grandi pressioni – e che il presente non è poi così male. Lorenzo Galossi ci riprova domani nei 400 stile libero ma, intanto, il romano dell’Aniene ha portato a casa un bronzo individuale negli 800 stile libero e un argento nella 4×200 stile libero. Mentre i suoi compagni gareggiavano, Galossi, con accanto il suo allenatore, Christian Minotti (lo stesso di Simona Quadarella), ha raccontato un po’ di sé. Rigorosamente fuori dalla vasca.

Lorenzo, quali sono le tue passioni?

“Intanto il calcio e la Roma, sono innamorato di Francesco Totti e spero di conoscerlo presto”.

Sappiamo che ami anche le scarpe.

“Più che di passione parlerei di vera e propria malattia. I miei soldi li spendo così, ne ho tante e da collezione. A casa non sono proprio felicissimi, ma mi piacciono troppo”.

Hai una stanza dedicata?

“No, ancora no. Le tengo un po’ all’Aniene, in disordine, e un po’ a casa, dove torno nel finesettimana. Cerco i nuovi lanci, le collezioni inedite, ci perdo tempo insomma”.

Piatto preferito?

“Siamo a Roma, da buon romano dico carbonara: non cucino mai, ma se dovessi preparare un piatto di pasta me la caverei”.

Altra passione è la pesca.

“Confermo. Vado a pescare al lago, arrivo fino in Umbria, da quando sono piccolino. Vado con papà e ogni tanto andavo con mio zio”.

Studi al liceo sportivo, si dice in giro che tu sia molto bravo.

“Confermo anche questo. Sono… come dire… : “Un professorone”. Ho la media dell’8”.

Dopo queste medaglie europee inizi a diventare un personaggio noto.

“Sì, me ne sono accorto dai social soprattutto. Io sono social, penso però che siano un po’ la rovina di tutti noi giovani, compreso me. Ne parlavo ieri con il mio compagno Luca Dotto: ha messo un’impostazione che dopo due ore si possono chiudere, io arrivo anche a 4-5”.

Oltre i social, l’allenamento.

“Sì, quando facciamo doppio sono in acqua due ore la mattina e due ore il pomeriggio. La palestra? Non nel periodo delle gare, altrimenti due volte a settimana per un’ora, un’ora e mezza”.

Domanda sul nuoto, inevitabile: dove puoi e vuoi arrivare? Paltrinieri ha detto che non sei il futuro, ma il presente.

“Spero di essere presente e futuro, giorno dopo giorno continuando solo a lavorare”.

Foto Diego Montano / Deepbluemedia / Insidefoto L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

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