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La tedesca Iris Schmidbauer regina dell’high diving a Roma: “Chi non vorrebbe entrare nella storia?”

Per la prima volta i tuffi dalle grandi altezze entrano a far parte dei campionati europei delle discipline acquatiche. La tedesca Iris Schmidbauer è la prima campionessa continentale della storia. Dopo quattro tuffi da 20 metri (un tuffo obbligatorio, due tuffi opzionali e un tuffo intermedio), l’atleta ventisettenne ha messo al collo la medaglia del metallo più prezioso in una gara dalle forti emozioni e adrenalina.

Quanto è speciale questa storica vittoria?

Non ho parole per descriverla. Sono tante le emozioni. Speravo in una medaglia. Voglio dire, chi non vuole entrare nella stori del primo campionato europeo di tutti i tempi? È pazzesco! È così speciale essere qui ed essere la prima campionessa europea. Trovo anche molto bello che fossimo in otto, provenienti da tanti paesi diversi. È bello essere sempre di più in questa disciplina, sta diventando ufficiale. Speriamo che il prossimo passo siano le Olimpiadi”.

Era in un’ottima posizione per il turno finale. Sentiva la pressione?

Ero molto nervosa, ma volevo solo fare un bel tuffo. Era il mio obiettivo. Sono riuscita a fare un bel tuffo e ne sono stata contenta, mentre tutto il resto è sfuggito al mio controllo.

Cosa prova quando si tuffa?

È sempre spaventoso. Ogni volta bisogna sempre superare la paura, soprattutto dopo una pausa è così spaventoso riprendere a tuffarsi. Durante la stagione migliora un po’. Devo sempre cercare di calmarmi e guardare ciò che c’è intorno. Qui stavo apprezzando tutti questi alberi verdi intorno, ho visto questo arcobaleno e stavo cercando di pensare a questo e a quanto mi sento felice e a quanto mi sento onorata di essere qui e pensavo al mio tuffo e lo visualizzavo in mente. Lo divido in parti e lo visualizzo insieme e quando sono lassù visualizzo solo la prima parte e poi vado.

Come ha iniziato a praticare l’high diving?

Nel 2013 ho assistito ai primissimi Campionati del Mondo in cui sono stati introdotti i tuffi in alto e ho visto Anna Bader gareggiare e mi sono detta: “Wow, è incredibile! Quelle ragazze fanno i salti mortali da 20 metri, mi piacerebbe imparare a farlo anch’io”. In realtà non ho mai fatto tuffi a livello professionale o ginnastica, ma solo come sport nel tempo libero. Mentre frequentavo l’università ho iniziato ad appassionarmi ai tuffi e a farmi strada nei tuffi dalle grandi altezze e ora sono qui a gareggiare insieme alla mia connazionale, che guardavo con ammirazione a Barcellona, senza mai pensare che sarei stata in grado di competere. E vincere il primo campionato europeo di tuffi è un sogno che si avvera. Non posso crederci.

Le piace Roma?

Sì, mi piace Roma, è una città davvero bella. C’è così tanto da scoprire. C’è tanta storia. È una città fantastica.

Foto Diego Montano / Deepbluemedia / Insidefoto L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit.

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