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Scopriamo la mascotte Gastone

Terranova nero di 64 kg. Viene definito “dolce e affettuoso”, ma soprattutto un “salvagente vivente” pronto ad intervenire in caso di necessità. Perché Gastone non è solo un cane meraviglioso, ma è anche una sentinella delle spiagge insieme agli assistenti bagnanti. Adesso ha 4 anni, ma già nei primi mesi di vita ha dimostrato una grande passione per l’acqua. Scopriamo Gastone attraverso Elena, la sua padrona.

Ci descriva il momento in cui ha incontrato Gastone per la prima volta.
“Gastone è nato in un allevamento in provincia di Viterbo, noi avevamo già un terranova di nome Margot ed eravamo andati lì per vedere la cucciolata di alcuni amici. Ricordo che c’erano tre piccoli batuffoli di pelo, mentre due correvano e giocavano come tutti i cuccioli, lui si avvicinò subito alle mie gambe, non voleva giocare, voleva essere coccolato, cercava attenzioni e affetto, capii subito che da quel momento in poi sarei stata io a prendermi cura di lui con tutto l’affetto e l’amore di cui aveva bisogno.

Quindi si può dire che è stato Gastone a scegliere?
“Diciamo che ci siamo scelti entrambi. Lui è venuto subito da me nonostante ci fossero altre persone. Io ho notato subito lui. Forse mi sono innamorata prima io di lui”, confida ridendo.

Perché si chiama Gastone?
“Avete presente Paperino? Beh, abbiamo pensato di dargli lo stesso nome del cugino fortunato con l’auspicio che questa fortuna possa accompagnare anche il nostro di Gastone per tutta la vita.

Ha un soprannome?
“No, ma la frase che pronuncio di più è sicuramente: DAI GAS!”

Se dovesse convincere qualcuno a ospitare Gastone a casa sua cosa gli diresti?
“È davvero molto difficile che io mi separi da Gastone che mi segue ovunque. Se dovessi convincere qualcuno ad ospitarlo gli direi che con Gastone non si è mai soli. Vuole stare sempre in stanza con qualcuno e appena c’è l’occasione si avvicina per cercare un abbraccio”.

Come si comporta Gastone quando è insieme alle altre persone?
“Gastone è dolcissimo e disponibile con tutti. In questi anni abbiamo partecipato anche ad alcuni progetti di Pet Therapy. Mi fa piacere ricordare l’incontro con un bambino disabile. Inizialmente era molto spaventato. Gastone lo ha percepito: è rimasto immobile, non si è mosso fin quando il bambino incuriosito si è avvicinato per accarezzarlo. Ha trasmesso la sua dolcezza e poi si sono abbracciati. È stato un momento bellissimo; ancora ci sentiamo con lui e la sua famiglia. Quando siamo in giro sicuramente non passiamo inosservati. Ogni giorno si avvicina qualcuno, ma c’è un problema: se inizi ad accarezzare Gastone devi farlo almeno per qualche minuto altrimenti abbaia chiedendo altre coccole”.

Ci racconti la giornata tipo di Gastone
“Mio marito lo porta verso le 8 al parco insieme alla sorella Margot, un’oretta di corse, svago e giochi con gli altri cani; poi torna a casa per la prima pappa. Dorme fino al primo pomeriggio, rigorosamente accanto alla sorella. Quando ritorno a casa verso le 15.00 me lo coccolo tutto e si torna al parco dove passiamo anche un paio d’ore per poi rientrare a casa: divano, tv e cena. Alla fine a nanna in salone sul divano accanto a Margot”.

Fra tutti questi amici Gastone ha anche una cagnolina che è più di un’amica?
“Gastone tecnicamente è fidanzato, però adora fare il Casanova, anzi con l’occasione vorrei avvisare la bellissima Lea che Gastone ha un debole per le bionde e potrebbe innamorarsi di lei!”

Ci parli del percorso di Gastone per diventare un cane da salvataggio.
“Il percorso in acqua per Gastone è iniziato molto presto, grazie anche alla sorella Margot che ha il brevetto di cane da salvataggio. Fin dai primi mesi di vita l’abbiamo portato al mare per acquisire acquaticità. I terranova hanno un ottimo legame con l’acqua, ma la sorella non ha la sua stessa passione per il mare. Quando il sabato sera prepariamo la borsa per l’allenamento della domenica lui comincia a scodinzolare girando mezz’ora intorno alla borsa. E’ proprio emozionato! Il suo impegno è di circa 3 ore settimanali tra acqua, esercizi con il padrone e un addestramento specifico”.

Consiglierebbe il corso di cane da salvataggio?
“Certo, per tanti motivi. Innanzitutto dare la possibilità al proprio cane di svolgere un’attività settimanale insieme al proprio padrone rafforza moltissimo il legame. Poi consente al cane di sensibilizzare la percezione del pericolo. Mi spiego meglio. All’inizio prima di effettuare il corso di cane da salvataggio, Gastone entrava in mare con l’impulso di riportarti a riva. Si metteva a nuotare intorno a te come uno squalo fin quando non uscivi dall’acqua. Alcune volte ti spingeva anche con la zampa; in pratica non capiva la situazione di non pericolo e soprattutto non ascoltava gli ordini che gli impartivo. Dopo il corso Gastone ha acquisito una grandissima capacità di percepire il reale pericolo, rispetta ed esegue le nostre indicazioni. E’ diventato più obbediente e responsabile, sia in acqua sia nella quotidianità”.

Ha mai effettuato salvataggi in mare?
“Ancora prima di prendere il brevetto, di puro istinto. Eravamo in Sardegna e stavo facendo il bagno con Gastone in una caletta a Palau, fra l’altro stavamo eseguendo alcuni esercizi propedeutici al corso di salvataggio, più a largo c’erano dei bambini con l’istruttore di wind surf. Ad un certo punto noto questo bambino, era indietro rispetto agli altri. Vedo che dopo molte difficoltà si rovescia la tavola, l’istruttore era voltato dall’altra parte e non si accorge dell’accaduto proseguendo con il resto del gruppo. Si era anche alzato il maestrale e nell’arco di pochi secondi il bambino è uscito dall’insenatura finendo in mare aperto. In quel momento non ho pensato al cane. Ho iniziato a nuotare con tutta la velocità fino a raggiungerlo. Una volta arrivata li, con molta fatica e oramai con tutta la spiaggia in apprensione, ho agganciato il bambino che era estremamente spaventato, mi sono voltata e Gastone era lì. Non l’ho visto arrivare, ma lui aveva già preso la corda della tavola e ci stava spingendo verso riva. Io a quel punto non ho fatto altro che rassicurare il bambino mentre Gastone riportava tutti noi in salvo. Una volta a riva il bambino ha raggiunto la mamma estremamente spaventata; rassicurati, ci sono venuti a ringraziare con un lungo abbraccio a Gastone. E’ stato un momento molto toccante per tutti noi”.

E’ felice che Gastone sarà la mascotte ufficiale di Roma 2022?
“L’ho trovata un’iniziativa straordinaria, è un’occasione unica per alimentare la diffusione del nuoto per salvamento, l’ausilio delle unità cinofile e le tecniche di base necessarie per vivere responsabilmente il nuoto. Tante persone non conoscono gli sforzi compiuti dagli assistenti bagnanti per prevenire i pericoli e garantire la sicurezza. Sono estremamente felice che Gastone sarà la mascotte di questi campionati europei che si svolgeranno proprio nella mia città”.

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